venerdì 25 aprile 2008

Incontri al bistrot!

Ho finito di lavorare tardi, anche se non troppo... ultimamente il lavoro in redazione si è un poco calmato ma correre dietro alle notizie comporta sempre un certo impegno e sacrificio! Dispostissimo a farlo, soprattutto se grando soddisfazioni!! ...e io lavoro proprio in previsione di queste.

Come al solito Shan lavorerà fino a tardi (...e io a scaldarle il letto) ma si sa che nel suo lavoro nulla puo' essere lasciato al caso. Che strana coppia che siamo, due uomini in carriera (beh, lei è donna... ma mi riferivo al genere umano) che convivono e si amano, forse, sicuramente a modo loro.

Come ogni sera quando non ceno a casa, per mancanza di voglia di cucinare o per semplice voglia di compagnia, mi reco al bistrot "Le Muscadin", locale del quale sono diventato un abitudinario eposso permettermi di ordinare "il solito..." come nei migliori film.

Tralasciando le modalità con le quali sono giunto proprio di fronte alla porta del locale (preda del solito taxista furioso di Montreal e quasi steso durante l'attraversamento pedonale da uno pseudo-pirata della strada) mi voglio comcentrare in questo mio sfogo elettronico allo strano incontro fatto proprio ieri sera, proprio al bistrot, un ncontro che lascia ancora aperto qualche dubbio... che presto mi toglierò dalla testa!

Chi ti incontro? Una ragazza sconosciuta, con la mania del cellulare (fra messaggi e squilli quel maledetto marchingenio è sempre stato al centro della sua attenzione) e con dei modi schietti e quasi maschili che mi ha più volte sorpreso per il modo di agire e per il fatto che, nuova di Montreal, conoscesse Mia... Mia Miller senza volermi dire l'esatto perchè o chi esattamente fosse per conoscerla.

Tu lavori al giornale con Mia Miller? E' in città? Te l'ha mai detto che assomigli a ...e chi si ricorda il nome... ? Una serie di domande, poste da una sconosciuta, che mi hanno fatto stare sulle mie, non capendo e non riuscendo a estorcere il tipo di conoscenza che la lega alla mia collega.

Ho estorto solo una informazione, pagandole la consumazione e facendola al contempo sentire in obbligo per un caffè (questa volta pagato da lei), a quanto pare infatti la conoscenza con Mia Miller risale a vecchia data, quando la giornalista viveva in un'altra città (quante poche cose so di lei... in effetti dovrei indagare sulla sua vita, tante cose si scoprono)

Le attitudini di tale ragazza (se non sbaglio mi ha detto si chiami Jam... come la marmellata, vabbè) non sembravano cattive o malvage, ma meglio non fidarsi troppo, fingendo di dare fiducia ma approfittandone per cogliere il maggior numero di informazioni prima di prendere una decisione netta circa l'attitudine da tenere nei confronti dell'altro...

Per fortuna che una volta a casa, il tempo sia passato in fretta fino all'arrivo della stanchissima Shan e quindi si sia fermato durante una notte che al suo fianco è sempre magica....

lunedì 21 aprile 2008

Il ritorno di... Marina!!

Come un fulmine a ciel sereno... eccola che torna dall'Italia, un altra persona, sconvolta e triste, pianto e lacrime dai suoi occhi... nulla più in suo possesso.
Così oggi mi sono trovato di fronte alla mia ex-collega e forse collega futura Marina Ferrero, non più l'ombra di quella decisione capace di spaccare gli iceberg, ma una donna distrutta dal dolore per morte del padre.
Ho cercato di essere il più amichevole e fraterno possibile, dimostrando la mia comprensione e donandole il mio aiuto gratuito e una spalla su cui paingere...
Speriamo si riprenda presto e riprenda altrettanto presto il suo posto in redazione. Il lavoro non manca e l'Infidele ha bisogno di lei...
Speriamo che Mia e Jensen possano capire la sua storia così triste e le possano dare una seconda possibilità in un mondo che di chanches di riscatto ne da davvero poche...

domenica 20 aprile 2008

Trasloco di cose... trasloco di idee!

Finalmente il "grande" momento pare giunto! Sono pronto?
E' ormai da qualche settimana che la scelta è stata fatta... "Si, voglio venire a vivere da te!" ...le ho detto con grande convinzione. Ad essere sincero non ho ancora ben capito come l'abbia presa; mi è sembrata fredda, poco trasportata... sarà il lavoro che la opprime?
Io la voglio vedere proprio così!

Ho dovuto trasferire tutte le mie "cose" vecchie che tenevo nella casa di Boston... una faticaccia, non sono riuscito nemmeno a seguire con assiduità il mio lavoro.

Ma sono sicuro di quello che sto facendo? Io si, lei? Questo "trasloco" di idee non l'avevo messo in conto... ma io sono felice!